Pedali Shimano o Look – Vantaggi e Svantaggi

La scelta dei pedali, per un appassionato di ciclismo, è una faccenda più delicata di quanto si creda. Magari chi è alle prime armi non si rende conto della differenza che un buon sistema pedale-tacchetta può fare nella pedalata quotidiana o durante una gara. Eppure, se ci pensi, i pedali sono quel piccolo punto di contatto fra te e la tua amata due ruote, un vero perno tra la potenza delle gambe e il terreno che sfreccia sotto le ruote.

Quando si parla di pedali automatici su bici da corsa, Shimano e Look dominano da sempre la scena. Look è stato per lungo tempo il leader indiscusso, ma Shimano ha saputo colmare il divario con soluzioni tecniche sempre più raffinate. Se stai pensando di passare da un sistema all’altro—o se devi sceglierne uno per la prima volta—questa guida ti aiuterà a capire quali sono i pro e i “contro” di ciascuno.

Perché parliamo proprio di Shimano e Look?

È facile dire: “Uso quello che ho trovato montato sulla bici.” Ma se ti soffermi a valutare bene, noterai che questi due marchi non sono semplicemente “famosi,” bensì rappresentano riferimenti universali. La piattaforma Shimano nasce dalla tradizione giapponese di precisione e affidabilità. Look, invece, ha l’innovazione nel DNA: è stato tra i primi a introdurre il concetto di pedali automatici su larga scala (e chi ha qualche anno di ciclismo alle spalle, ne avrà sicuramente memoria).

Abbiamo scelto come esempi specifici i modelli di punta: il pedale Shimano Dura-Ace e il Look Keo Blade Carbon, mentre per le tacchette abbiamo considerato la nera Look e la blu di Shimano. Questi prodotti rappresentano un po’ “il meglio” che ciascuna azienda offre nel segmento strada, pur non dimenticando che le linee inferiori ereditano gran parte di queste tecnologie, seppure con materiali meno costosi.

Iniziamo dalle tacchette: tre colorazioni per ciascun marchio

Le tacchette Shimano si trovano in tre versioni: rosse (0° di flottaggio), blu (3°) e gialle (7°). Look risponde con nero (0°), grigio (4,5°) e rosso (9°). Quando parliamo di “flottaggio,” facciamo riferimento al movimento laterale consentito al piede. Zero gradi significano un’assenza totale di gioco, mentre valori più alti indicano una maggiore libertà.

Al di là del colore, la scelta della tacchetta dipende molto dalla biomeccanica personale e dalle preferenze di pedalata. Tuttavia, sappi che la qualità dell’aggancio dipende pure dalla curvatura della suola. Una suola molto arcuata potrebbe creare uno spazio minimo fra tacchetta e pedale, modificando leggermente la sensazione dell’innesto. Se qualche volta hai avuto difficoltà di aggancio o sblocco, non puntare subito il dito contro i pedali: talvolta la “colpa” è nell’interazione tra suola e tacchetta.

Il gommino centrale

Le tacchette Look di ultima generazione (Keo) includono gli inserti bianchi in Teflon, posti nella parte anteriore e posteriore, per rendere l’aggancio più fluido e ridurre gli odiosi scricchiolii. Inoltre, presentano il famoso gommino centrale che, da un lato, offre un certo comfort smorzando le vibrazioni, ma dall’altro può produrre cigolii se si accumula sporco o se la gomma si secca.

Per eliminare il fastidioso rumore basta applicare un velo di pasta antiscivolo (quella usata di solito sui reggisella in carbonio) tra la gomma e la tacchetta stessa. È un metodo che non unge, non sporca, e preserva la naturale elasticità dei materiali. Vedila come una piccola cura di bellezza per il tuo sistema di aggancio.

Su Shimano, invece, la parte gommata (quelle piccole zone che offrono grip quando cammini) si trova “fuori” dall’area di aggancio vera e propria. Questo vuol dire che la superficie plastica a contatto con il pedale è ben definita, e la porzione in gomma non entra in conflitto con la meccanica dell’aggancio.

Spazio di regolazione -Le asole per le viti

Un dettaglio che può sembrare secondario, ma non lo è affatto, riguarda la lunghezza delle asole dove infilare le viti di fissaggio. In pratica, è lo spazio che permette alla tacchetta di muoversi avanti o indietro quando la posizioni sotto la scarpa.

  • Shimano: 19,5 mm disponibili
  • Look: 17 mm disponibili

Significa che, con Shimano, puoi “giocare” maggiormente sullo spostamento della tacchetta verso la punta o verso il tallone. Potresti pensare che 2,5 mm di differenza siano poca cosa, ma in termini di angolo di lavoro e comodità per il ginocchio, anche un singolo millimetro può mutare sensibilmente la biomeccanica della pedalata.

Misure a confronto: quanta superficie di appoggio?

La forma della tacchetta Look differisce leggermente dalla controparte Shimano, e se la guardi in controluce potresti pensare che una sia più grande dell’altra. In realtà, quello che conta è la porzione effettiva di appoggio contro il pedale.

Su Look, la lunghezza interna (cioè la parte che tocca la suola) è di circa 57,5 mm sul lato verticale e 62 mm su quello orizzontale. Shimano, invece, offre 63 mm sia in larghezza sia in lunghezza. Insomma, da quest’ultima misura emerge che la tacchetta Shimano risulta un po’ più spaziosa per il contatto con la scarpa, potendo dare una sensazione di maggiore stabilità.

In più, c’è un riferimento laterale (un piccolo segno in rilievo o inciso) che aiuta a posizionare la tacchetta correttamente. Per essere precisi, dalla linea di riferimento fino alla parte frontale, Shimano è più “profonda” di circa 5 mm rispetto a Look. Quindi, se stai passando da un sistema all’altro, presta attenzione a ricreare la stessa posizione del piede, onde evitare sorprese durante le prime pedalate.

Parliamo dei pedali: molla in acciaio o a lamina di carbonio?

Shimano, sia sui modelli base che su quelli di alto livello (come il Dura-Ace), ha una molla in acciaio che attiva il meccanismo di aggancio e sgancio. Look, in particolare con i Keo Blade, sfrutta invece una lamina in carbonio di diversa tensione.

Abbiamo misurato la larghezza “utile” del corpo pedale: Shimano offre 64 mm, Look si ferma a 63 mm. Non è una differenza abissale, ma in combinazione con la tacchetta potrebbe influire sulla sensazione di appoggio più o meno solido.

Per la lunghezza, ossia la distanza dal bordo posteriore fino alla punta dove entra la tacchetta, Shimano presenta 62 mm, mentre Look 59,5. Da un lato, quindi, Shimano risulta leggermente più “corto” della tacchetta, il che può sembrare strano. Ma è tutto calcolato: c’è una protuberanza sulla parte posteriore del pedale Shimano che si sposta durante l’aggancio, garantendo una chiusura progressiva e molto stabile.

Sensazioni su strada: differenze di rigidità e gioco

Shimano

  • Offre un senso di robustezza e affidabilità.
  • Anche con tacchette consumate o con sporco, l’aggancio tende a restare comunque sicuro.
  • Le varianti di tacchette (rossa, blu, gialla) consentono di selezionare il flottaggio ideale. La rossa, con 0° di gioco, “tiene” il piede in modo ferreo—perfetta se cerchi la massima resa e sai già di non aver bisogno di libertà laterale.
  • Il contatto scarpa-pedale appare costante: pochi scricchiolii, stabilità elevata.

Look

  • Più “morbido” nei movimenti, anche quando scegli la tacchetta nera a 0°. Piccole oscillazioni del piede esistono, a volte quasi impercettibili.
  • La gamma di prodotti è ampia: puoi trovare soluzioni di fascia economica come pedali in composito, fino alle versioni top in carbonio con lamina a tensione regolabile.
  • Le tacchette si consumano più in fretta, soprattutto se cammini tanto con le scarpe ai piedi. Alcune persone applicano i “copri-tacchette” quando devono spostarsi a piedi, proprio per allungarne la vita.

Meglio un pedale di peso ridotto o uno che dura nel tempo?

C’è un aspetto che non si limita alle dimensioni: la scelta dei materiali. Shimano tende a mantenere un design abbastanza classico—molta struttura metallica, con un corpo pedalico in alluminio o carbonio (nei modelli più prestigiosi), ma sempre con la molla in acciaio. Look, specie nella serie Keo Blade, punta forte sul carbonio, ottenendo pesi bassissimi e un design futuristico.

È vero, alleggerire la bici è sempre un sogno. Ma un pedale più leggero è anche un pedale dove magari la lamina in carbonio richiede più manutenzione? Domanda lecita. In realtà, Look Blade ha dimostrato di essere piuttosto solido, pur essendo leggero. Certo, un colpo di maltempo o un po’ di sporcizia possono influenzare la fluidità del meccanismo, ma basta una buona pulizia periodica per mantenere tutto in ordine.

Shimano, dal canto suo, brilla in termini di durabilità e di rado lascia a piedi, fosse anche per un granello di sabbia. Chi ha usato pedali Shimano per anni sa quanto siano resistenti al logorio.

Rumori, scricchiolii e “colpi di pedale”: come evitarli?

Ah, i rumori molesti. Chi va in bici con passione lo sa: il suono di una tacchetta che stride può rovinare una giornata. Ecco qualche suggerimento pratico:

  • Per Look: controlla spesso il gommino centrale e gli inserti bianchi. Se vedi abrasioni o sporcizia, puliscili con un panno umido e, se necessario, applica la pasta antiscivolo.
  • Per Shimano: assicurati che l’area di contatto fra pedale e tacchetta non abbia residui di terra o ghiaia. Le tacchette con inserti in gomma tendono a raccogliere più sporcizia, quindi ogni tanto una spazzolata leggera fa miracoli.
  • Regola la tensione: se il pedale lo consente (come i pedali Look Keo Blade in versioni diverse di tensione o gli Shimano con la vite di regolazione), prova ad allentare o stringere la molla. Una tensione troppo alta potrebbe creare sensazioni di rigidità e piccoli rumori di sfregamento.

Passare da un sistema all’altro: cosa considerare?

A volte si cambia set di pedali per curiosità, altre volte perché si è acquistato un nuovo gruppo completo o una bici già allestita. Se vuoi passare da Look a Shimano (o viceversa), fai attenzione ai riferimenti biomeccanici.

  1. Posizione sotto la scarpa: segna con un pennarello la posizione esatta delle vecchie tacchette. Poi, quando monti le nuove, cerca di replicare quella “geometria” il più possibile.
  2. Tipo di flottaggio: se usavi tacchette con 4,5° di gioco (Look grigio) e passi alle blu Shimano (3°), potresti avvertire una differenza piccola ma presente. Prova a fare qualche uscita breve, così da regolare di conseguenza.
  3. Altezza sella e arretramento: un cambiamento nella posizione del piede potrebbe richiedere una leggera modifica dell’altezza sella o dell’arretramento. A volte basta mezzo giro di chiave per ritrovare il feeling perfetto.

Shimano: robustezza e continuità

Se domandi a un meccanico di bici perché consiglierebbe Shimano, spesso la risposta sarà: “Perché funziona, sempre.” La piattaforma Shimano, con la sua molla in acciaio, ti dà la sensazione di avere un aggancio costante e ben distribuito su tutta la superficie del pedale.

Le tacchette rosse bloccano il piede senza margine di manovra: perfetto per i cronoman o chi cerca la massima trasmissione di potenza, ma meno adatto per chi ha ginocchia sensibili e gradisce un po’ di libertà. Le blu (3°) e le gialle (7°) sono una soluzione intermedia o più permissiva, ideali per chi fa lunghe distanze e non vuole affaticare troppo le articolazioni.

In generale, la solidità del sistema Shimano si percepisce soprattutto dopo tante ore in sella: meno scricchiolii, meno usura irregolare e un’interazione pedale-scarpa piuttosto coerente nel tempo.

Look: flessibilità e varietà di scelte

Nonostante le differenze di design, Look mantiene un’anima semplice: aggancia la scarpa in modo intuitivo, con un leggero clic, e lascia il piede libero di fare un micro movimento laterale. Anche nella versione nero (teoricamente 0°), qualcuno avverte comunque una piccola tolleranza, che può risultare utile per alleggerire la tensione sul ginocchio.

Poi c’è la gamma di pedali: dal Keo Classic, adatto a chi inizia e vuole qualcosa di leggero, fino al Keo Blade Carbon, mirato a chi cerca performance di alto livello. Cambiano i materiali, la presenza della lamina di carbonio (con tensioni diverse: 8, 12, 16 Nm), e il peso complessivo.

Le tacchette Look sono famose per usurarsi più rapidamente, specialmente se cammini spesso su superfici dure. Però la casa francese propone inserti in gomma o coperture dedicate, che allungano la vita della plastica. Se hai sempre in tasca una coppia di “copri-cleats” e li usi quando sei al bar o al semaforo, vedrai che l’usura diventa molto più gestibile.

Quale scegliere? Una questione di sensazioni personali

Diciamocelo apertamente: non esiste il pedale “giusto” in assoluto. Molto dipende dalle abitudini, dalla forma del piede, dallo stile di pedalata e persino dall’elasticità del ginocchio. Se sei un tipo che macina chilometri su chilometri e richiede massima solidità, forse Shimano ti dà più serenità. Se invece cerchi una sensazione di libertà e ti piace un innesto leggermente più elastico, Look può essere la risposta.

Qualcuno preferisce ridurre al minimo il gioco del piede per trasmettere ogni watt sul pedale, mentre altri mettono al primo posto il comfort (e magari un angolo di libertà maggiore per non stressare i legamenti). Non è neanche un caso che alcuni corridori professionisti usino Shimano per la sicurezza di un’architettura ampiamente testata, mentre altri rimangono fedeli a Look perché si trovano bene con quel tocco di “morbidezza.”

Consigli finali e spunti di riflessione

  • Manutenzione periodica: qualunque sia la tua scelta, prenditi cura dei pedali e delle tacchette. Puliscili regolarmente, controlla lo stato di usura e ingrassa i punti in cui è consentito.
  • Prova le diverse tacchette: spesso, un negozio specializzato o un biomeccanico professionista può farti testare almeno due tipologie di flottaggio, così da capire quale “gioca” meglio con il tuo ginocchio.
  • La questione peso: sì, 20 o 30 grammi in più possono far la differenza sul conto totale della bici, ma valuta anche la durevolezza. Meglio non spendere una cifra considerevole se poi devi cambiare le tacchette ogni due mesi perché si consumano in fretta.
  • Non sottovalutare la posizione: la regolazione perfetta della tacchetta sulla suola è il segreto per evitare fastidi o dolori con il passare del tempo. Se non sei sicuro, fatti aiutare da un esperto.

A volte, lo ammetto, un ciclista può essere molto pignolo sulla posizione del piede: basta un millimetro per cambiare completamente la percezione dello sforzo e del comfort. Quindi, se passi da Shimano a Look o viceversa, dedica qualche uscita a “sentire” la differenza e adeguare la posizione in modo graduale.

Tirando le somme (senza parlare di “vincitori”)

Non voglio assegnare una medaglia a uno dei due sistemi, perché entrambi hanno peculiarità che rispondono a necessità differenti. Shimano è la scelta di chi vuole un’ancora di sicurezza, un blocco robusto e grande stabilità, anche a costo di qualche grammo in più. Look seduce con la sua fluidità e con pedali leggeri, regalando una sensazione più “morbida” che a molti piace.

Se sei un ciclista che ama l’assenza totale di movimento, Shimano con tacchette rosse potrebbe farti felice. Se invece preferisci il margine di rotazione, Look grigio o rosso (oppure Shimano giallo) ti lasceranno quel minimo di libertà che non fa mai male, soprattutto se hai articolazioni delicate.

Potresti anche provare a chiedere pareri in un gruppo ciclistico locale. Spesso i consigli “sul campo” valgono più di qualsiasi scheda tecnica. Qualcuno dirà che Look fa più “racing,” qualcun altro dirà che Shimano è più “pratico.” Se li provi entrambi, ti accorgerai che la scelta non è così netta. Del resto, esistono anche professionisti che hanno cambiato sistema negli anni, scoprendo preferenze nuove a seconda del percorso o dello stile di guida.

Conclusioni

Prendila con filosofia: pedali e tacchette sono parti in costante evoluzione. Nessuno ti impedisce di cambiare idea fra sei mesi e sperimentare l’altro brand, soprattutto se trovi una buona offerta o se le tue esigenze si modificano (magari ti appassioni alle Granfondo o inizi a fare uscite più brevi ma intense).

L’importante è sapere cosa aspettarsi: Shimano è sinonimo di durabilità, Look di flessibilità. Entrambe le piattaforme lavorano in modo egregio e garantiscono ottime prestazioni, a patto di scegliere la tacchetta corretta e regolarla bene.

Quindi sì, i pedali non saranno l’unico elemento decisivo per la resa sulle strade, ma possono migliorare—o rovinare—a volte persino l’esperienza di pedalata. Se hai un occhio di riguardo per la biomeccanica e il comfort, scegliere il sistema giusto diventa una questione tutt’altro che banale. E forse, dopo aver letto queste righe, ti sentirai pronto a affrontare la tua prossima pedalata con una nuova consapevolezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto